Queste sono le parole del Prof. G. Varrassi, massimo esperto internazionale di medicina del dolore, durante il congresso di Berlino “Unmet needs in Pain Medicine.
“Milioni di persone soffrono senza trovare un adeguato sollievo con conseguenze importanti sulla loro vita quotidiana. Purtroppo ancora oggi la terapia del dolore non è conosciuta a sufficienza, sebbene l’Italia sia l’unico Paese al mondo dotato di una legge sul diritto alle cure del dolore.
Però oltre il 60% degli italiani non lo sa ed il 70% non sa neanche che le strutture sanitarie sono tenute a misurare il dolore e ad annotarlo nella cartella clinica.
Serve una maggiore consapevolezza ed un impiego più adeguato dei mezzi a disposizione contro il dolore”.
Sono parole che ci devono far riflettere. I farmaci per alleviare il dolore non debbono essere scelti solo in funzione della sua intensità ma secondo il loro meccanismo d’azione per proporre il prima possibile la terapia “su misura” più appropriata.
Così facendo si può migliorare il decorso clinico del paziente, evitare la cronicizzazione del dolore e garantire gli stessi effetti con dosaggi inferiore e minori eventi avversi.
Oggi si tende alla associazione di principi attivi. La combinazione produce una efficacia superiore a quella che si ottiene sommando gli effetti dei singoli farmaci.